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ÐàvìdêFàrìñà
view post Posted on 4/7/2012, 10:29




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Vi siete mai chiesti quanto duri lo sviluppo di ogni versione di iOS e, quindi, di ogni relativa beta? Will Hains ha risposto a questa domanda con un interessante grafico interattivo, disponibile a questa pagina del suo blog.
Non è la prima volta che Hains pubblica un grafico del genere, solo che invece di aggiornarlo a cadenze determinate -con gran dispendio di energie, quindi-, questa volta ha deciso di implementare una pagina persistente sul Web:

Dal grafico si evincono una serie di curiosità. Per esempio, la release più veloce della storia di Cupertino è stata iPhone OS 2.1 nel lontano 2008, prima ancora cioè che l’OS mobile con la mela venisse ribattezzato in iOS. In stato di beta ci è rimasta per appena 50 giorni spalmati su 4 build diverse; iOS 5, per contro, ha richiesto 8 versioni beta e ben 128 giorni di gestazione. In ogni caso tutte le versioni di iOS, eccezion fatta per iPhone OS 2.1, hanno sempre avuto almeno 3 beta.
Gli occhi, ovviamente, ora sono tutti puntati verso iOS 6, la cui seconda beta è stata distribuita circa una settimana fa. Difficile -se non impossibile- avvalersi dei dati sin qui raccolti per fare una stima, ma dovessimo azzardare diremmo che altre due paia di beta -se non di più- non gliele toglie nessuno.
I dati utilizzati per creare il grafico sono stati estrapolati da Wikipedia, e quindi possono ritenersi attendibili.

Nelle score ore, Apple ha reso disponibile una nuova versione del sito iCloud.com con qualche importante cambiamento, come ad esempio il debutto delle nuove Web app Note e Promemoria. La novità tuttavia riguarda esclusivamente gli sviluppatori iscritti al Mac o all’iOS Developer Program.
Il portale di iCloud Beta nasce per “aumentare la delizia degli utenti,” e visto che parliamo di 125 milioni di iscritti nel mondo, non sorprende che Apple ci si stia impegnando tanto. Note, ad esempio, segue pedissequamente il design e le funzionalità dell’applicazione per iPad; si può organizzare le note, aggiungerne di nuove e infine procedere al loro invio attraverso iCloud mail. Ogni modifica si riverbera in tempo reale -o quasi- sui dispositivi iOS e sui Mac collegati al medesimo account.

Anche l’inedito Promemoria somiglia moltissimo alle sue omologhe su iOS e Mountain Lion. Per il momento, consente di creare semplici reminder con data, ora e note aggiuntive. Chissà che in futuro non supporti anche la geolocalizzazione e l’integrazione coi servizi di terze parti

Per quanto riguarda Trova il mio iPhone, invece, Apple ha eseguito più che altro un lavoro di rifinitura. L’interfaccia è più pulita ed elegante, include ora lo stato della batteria dei dispositivi e svela la nuova modalità “Lost Mode.” Sfortunatamente non sembra sia stato implementato ancora nulla per quanto riguarda le Notifiche Push: sappiamo da un precedente rumor che arriveranno, ma evidentemente siamo ancora ben lontani da un servizio efficiente.
Per il resto non c’è molto altro da segnalare. In ogni caso, tutte queste piccole migliorie presto saranno appannaggio di tutti, non appena Apple renderà disponibile la versione finale di iOS 6 attesa per l’autunno.


Edited by Umberto_Occonner - 4/7/2012, 13:11
 
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